Prestito Inpdap prima casa: cos’è?
L’accesso al credito per l’acquisto della prima casa è una necessità di cruciale importanza per le famiglie italiane. Non sempre però risulta semplice conseguire un mutuo prima casa: da una parte gli istituti di credito sono poco propensi a erogare denari all’economia reale, dall’altra cresce la precarizzazione del lavoro e diminuiscono le garanzie. Quanti si trovano in questa condizione e possono contare su uno stipendio da dipendente pubblico, possono sfruttare il mutuo ipotecario Inps.
Le forme agevolate di accesso al credito Inpdap non sono più disponibili, data la soppressione dell’Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica e il suo trasferimento all’interno delle strutture Inps. Quando parliamo quindi di prestito Inpdap prima casa ci riferiamo, in realtà, alle linee di credito Inps.
Mutuo prima casa Inps: requisiti
Fatta questa premessa, entriamo subito nel merito dell’unico verso prestito ex Inpdap prima casa, il mutuo ipotecario Inps. L’Istituto previdenziale offre mutui ipotecari destinati all’acquisto di unità abitative non di lusso, che devono essere impiegate come prima casa sul territorio nazionale oppure per la surroga di mutui già definiti con istituti di credito. L’intervento di surroga deve comunque interessare l’acquisto della prima casa.
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Il mutuo ipotecario Inps per la prima casa è una prestazione che prevede una durata variabile, da un minimo 10 a un massimo di 30 anni. La somma accordata non può eccedere la soglia dei 300mila euro. Ma chi sono i beneficiari? Si tratta di un finanziamento destinato agli iscritti in attività di servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma anche ai pensionati che risultano iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
Per conseguire il mutuo ipotecario Inps è indispensabile inviare la richiesta, con acclusi tutti gli allegati, in alcuni periodi prefissati dell’anno (dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre). L’unica forma di invio della richiesta ammessa è quella telematizzata.
Mutuo prima casa tasso fisso o variabile
In merito ai tassi di interesse applicati, una delle questioni più importanti per i clienti, abbiamo due tipologie di tassi di intesse:
- il tasso di interesse fisso corrisponde al 3,75% per la durata del mutuo;
- il tasso variabile: è applicato un tasso di interesse pari al 3,50% per il primo anno e, con decorrenza dalla terza rata, tasso variabile pari all’Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 90 punti base, rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente.
E veniamo alle modalità di pagamento. Le rate del piano di ammortamento sono pagate con MAV precompilati e trasmessi al cliente che ha sottoscritto il contratto del mutuo.